Arezzo, ancora due vittime sul lavoro : Siamo stanchi di piangere ogni giorno i nostri morti sul lavoro !

Firenze -

Arezzo, ancora due vittime sul lavoro :

Siamo stanchi di piangere ogni giorno i nostri morti sul lavoro !

Questa mattina due lavoratori di 55 e 57 anni sono morti presso l’Archivio di Stato di Arezzo e un terzo è rimasto fortemente intossicato. Il tutto è accaduto come si apprende da sommarie informazioni a causa della fuoriuscita di gas dal sistema antincendio.

Non passa ormai giorno che in questo paese non ci siano caduti sul lavoro, si muore in fabbrica, nei cantieri, in campagna, si muore nel lavoro privato, ma si muore anche nel lavoro pubblico, in una guerra che è in corso fra capitale e lavoro, una guerra non dichiarata che fa vittime sempre e comunque da una parte sola.

Dall’inizio dell’anno sono centinaia i lavoratori che sono usciti al mattino e non hanno fatto ritorno a casa la sera. Non è certo una fatalità, ma denota chiaramente una scarsa applicazione delle norme vigenti in materia di sicurezza, che trasforma i luoghi di lavoro in un campo di battaglia. Da una parte il profitto “che conta”, dall’altra il valore della vita umana “che conta ogni giorno sempre di meno”.

In Italia esiste una legge l’81/2008 “testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” che per giunta sarebbe anche una “buona legge”, ma poi come accade di frequente da noi, non si creano gli strumenti idonei per vigilare sulla sua applicazione, che infatti a seguito dei tagli ai servizi pubblici, per economizzare si tagliano i soggetti preposti al sistema ispettivo e per questo il sistema di protezione resta solo sulla carta, intanto a loro cosa volete che interessino le vite di chi lavora.

Se a questo poi si aggiungono le infauste leggi varate negli ultimi anni, a partire dalla Fornero che ha fatto crescere a dismisura le morti e gli infortuni fra gli ultra sessantenni, perché volenti o nolenti a una certa età non è più consigliabile svolgere certe mansioni, anche se poi uno per vivere e costretto a farle.

Lo stesso discorso vale per il Jobs Act che ha precarizzato ulteriormente il lavoro, rendendo la licenziabilità del lavoratore estremamente facile e senza appello, rendendo i lavoratori ulteriormente ricattabili e quindi quasi impossibilitati ad opporsi a svolgere un attività potenzialmente pericolosa.

Ma se in un “paese normale”, il valore della vita di un lavoratore dovrebbe essere superiore a quello delle merci che manipola o che produce, da noi invece il concetto viene letto all’incontrario, per cui quando cade un lavoratore basta fare a gara a battersi il petto, politici in testa , fino all’evento successivo !

 

Firenze 20 settembre 2018 CONFEDERAZIONE USB FIRENZE