Publiacqua (Toscana): Bollette nuova stangata

Aumenti medi del 6,5%, chi non inquina paga, fascia sociale ridotta a 60 mc

Firenze -

 

ATO3 Medio-Valdarno – PUBLIACQUA

  BOLLETTE ACQUA

 con il 2009 arriva una nuova stangata

 Aumenti previsti e dichiarati dall’ATO3 del 6,5%

 Paradossale chi non inquina pagherà di più per depurazione e fognature

 1^ fascia tariffa agevolata ulteriormente ridotta a soli

  60 m³ annui rispetto ai 100 m³ del 2006

 

        Che il Modello Toscano Pubblico/Privato di privatizzazione del servizio idrico in Toscana sia fallito, ormai l’hanno capito anche i bambini. Che anche illustri Giudici di Cassazione affermino, in note trasmissioni televisive, che la questione morale in Italia passa anche attraverso il pericoloso connubio tra vecchie caste politiche e potentati finanziari ed economici, nelle tante SpA create ad hoc, per privatizzare i servizi pubblici, anche questo è ormai di dominio pubblico.

 A non battersi in petto la propria mano restano solo vecchie caste ed ancora molti Sindaci che hanno sponsorizzato i processi di privatizzazione con ignari i propri elettori.

 Come RdB-CUB di Firenze, congiuntamente alla ns. Rappresentanza Sindacale in Publiacqua, in questo contesto leggiamo gli ultimi aumenti in bolletta deliberati lo scorso 9 gennaio 2009 dal C.d.A. dell’ATO3 Medio-Valdarno.

 Un aumento medio del 6,5% in bolletta per il 2009, secondo quanto dichiarato dall’Ato3, la 1^ fascia di tariffa agevolata ridotta a 60 m³ rispetto ai 100 m³ del 2006 e paradossalmente, dopo quanto disposto con sentenza 335 del 10/10/08 dalla Corte Costituzionale, un aumento ulteriore per i Cittadini già serviti dal servizio di pubblica fognatura e depurazione, per compensare i mancati introiti del 25% circa, della Popolazione non ancora allacciata alla fognatura e al servizio di depurazione per vergognose complicità e ritardi imputabili sia all’ATO3 e al gestore Publiacqua SpA in buona compagnia dei soci privati Acea-Suez-Caltagirone-Monte dei Paschi di Siena e Company.

 Paradossale, solo per citare Firenze, quanto emerso dall’indagine condotta dal Corriere della Sera (ediz. Fiorentina) del 22/10/08, dove nonostante i milioni di euro versati in bolletta dai Cittadini ed il finanziamento pubblico proveniente dal protocolli di accordo Stato-Regione, ancora oggi oltre 160.000 abitanti in riva sinistra d’Arno non siano allacciati alla pubblica fognatura e servizio di depurazione. Opera che doveva essere ultimata nel 2006 e che con ogni probabilità non sarà realizzata prima del 2012-2015. Una vergogna delittuosa, anche in termini di salvaguardia ambientale del principale corso d’acqua che permette l’approvvigionamento di acqua da potabilizzare per l’intera Città di Firenze e parti importanti di Prato e Pistoia. 

 Vergognoso inoltre che l’ATO3, insieme al Gestore Publiacqua SpA, non informi tempestivamente i Cittadini interessati e pubblicamente, chi siano il 25% circa, delle utenze non servite dal servizio di pubblica fognatura e depurazione, per permettere agli interessati di richiedere la restituzione in bolletta di quanto indebitamente pagato negli ultimi 10 anni, secondo quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale.

 Ma come RdB-CUB non possiamo esimerci di denunciare pubblicamente i tanti Sindaci che immersi in primarie varie, lotte intestine di partito e proprie possibili ricandidature,  hanno dato confidando nel silenzio, il proprio disco verde all’ ATO3, per una ulteriore stangata da usura in bolletta.

 Aumenti vergognosi alle famiglie, in un momento epocale di crisi finanziaria ed economica, licenziamenti, cassa integrazione, precari al macello, con salari e pensioni sempre più attanagliati dal carovita.

 Aumenti in bolletta che gridano vendetta solo se potessimo essere messi a conoscenza delle centinaia di migliaia di euro che Publiacqua ha con ogni probabilità erogato, come buona uscita d’oro, a propri Dirigenti messi alla porta, per mega premi annuali per il Top-Managment, lasciando al palo e con la bava alla bocca centinaia di Operai e Impiegati che ormai da troppi anni aspettano i giusti riconoscimenti professionali in termini di inquadramenti e livelli, oltre una questione di Pari Opportunità che grida vendetta. Senza dimenticare un blocco del Turn-Over che ha visto già la perdita ormai di un centinaio di posti di lavoro con inevitabili ricadute in termini di qualità del servizio erogato alla Cittadinanza, sicurezza degli addetti e carichi di lavoro sempre più gravosi. Ma qualcuno potrebbe non meravigliarsi ed indignarsi di tutto ciò, se fosse a conoscenza che ormai nei magazzini di Publiacqua anche i contatori sono centellinati, sempre più arduo trovare i materiali per le manutenzioni e magari in più circostanze scarseggiano anche le materie prime per gli Impianti di Potabilizzazione dell’Acqua da erogare ad oltre 1,2 milioni di Cittadini serviti.

 

E’ GIUNTA L’ORA DI DIRE BASTA

 COME RDB-CUB  SAREMO IN PRIMA FILA

  CON I CITTADINI, I LAVORATORI ED I MOVIMENTI

 PER UN NUOVO PUBBLICO PARTECIPATO E DEMOCRATICO

           PRONTI A TORNARE A MANIFESTARE SOTTO LA SEDE DELL’ATO3

 

                                                       RdB CUB Firenze