Firenze: contrattazione sulla redistribuzione degli organici

Tipico esempio di "concertazione" a livello locale da parte di Cisl e Cgil

 

 

 

Firenze -

La scrivente O.S. R.d.B. in ordine alla contrattazione di giovedì 23 gennaio 2003 relativa al riequilibrio delle dotazioni organiche nell’ ambito del Comando Provinciale di Firenze, ritiene necessario meglio definire quanto segue per puntualizzare la posizione da noi assunta: - i numeri inizialmente forniti dall’amministrazione sui quali avevamo lavorato non tenevano conto dei neo CS adesso a Roma, ciò si risolveva in una diminuzione di una unità per turno. - Noi auspicavamo un mantenimento degli standard presso tutti i distaccamenti maggiori ovvero 10 persone a Empoli e Borgo S. Lorenzo, 20 persone a Firenze Ovest.. La logica del ragionamento era che ogni guardia dalla centrale occorre procedere all’invio in missione di un numero rilevante di persone per coprire le carenze organiche delle sedi periferiche: ridurre i numeri ai distaccamenti si risolve purtroppo con l’invio di sempre maggior numero di sostituzioni. - Questa logica è stata condivisa solo per il distaccamento di Empoli che mantiene perciò 10 unità. Essendosi ridotto da 100 a 99 il numero dei permanenti a livello provinciale rispetto alle prime determinazioni fatteci pervenire dall’amministrazione occorreva decidere quale distaccamento penalizzare di una unità, onde non aggravare ulteriormente la sede centrale: - In questo né cisl né cgil ci hanno appoggiato né tanto meno l’amministrazione, anzi quest’ultima decideva di ridurre temporaneamente l’organico minimo di Borgo S. Lorenzo a 6 unita. Ciò è stato da noi fortemente osteggiato, ma nel farlo siamo rimasti isolati, certo è difficile giustificare le affermazioni fatte da tutti in relazione alla potenziale pericolosità di CAVET, invaso di bilancino, variante di valico etc. in tempi precedenti e la posizione assunta nello specifico. Ci auguriamo che questo costituisca il precedente cercato allorquando il personale di Borgo richiederà ore e permessi e l’amministrazione li vorrà negare in relazione alla necessità di avere al distaccamento 7 unità. - In ultimo abbiamo fatto mettere a verbale una nota nella quale si dice che nel riorganizzare la distribuzione del personale occorre procedere a trasferimenti temporanei e d’ufficio per quanti non intendano vederli trasformati in definitivi e che nei criteri di spostamento si usi flessibilità tra le qualifiche, in modo da non sbilanciare eccessivamente ciascuna sede, ma permettere di ridurre i disagi e distribuendoli tra più soggetti che magari gradiscano per motivi di residenza il trasferimento temporaneo. Questo per dovere di maggiore chiarezza.