Assessore Giachi:Non abbiamo sospeso lo stato di agitazione !
Non abbiamo sospeso lo stato di agitazione
Le dichiarazioni dell’assessore Giachi riportate sulla stampa cittadina sulla sospensione dello stato di agitazione proclamato dalle RSU non sono vere.
Non c’è nessuna sospensione dello stato di agitazione, con grande senso di responsabilità e a dimostrazione che da parte sindacale non esistono posizioni preconcette o ideologiche, abbiamo accettato di sospendere la procedura obbligatoria di raffreddamento in prefettura dopo che la delegazione di parte pubblica ci ha comunicato l’intenzione dell’assessore di incontrare le RSU sulla riorganizzazione della scuola dell’infanzia.
Ricordiamo che finora sul tema non c’è stato nessun confronto a parte la sbrigativa comunicazione dell’assessore sulla decisione della giunta di procedere alla parziale esternalizzazione del servizio.
Abbiamo ribadito in prefettura la nostra posizione di assoluta contrarietà al progetto di esternalizzazione e la nostra convinzione che sia possibile mantenere l’attuale organizzazione procedendo con assunzioni di personale alle dirette dipendenze dell’ente in presenza sia di presupposti normativi che di risorse economiche.
Abbiamo altresì ribadito che la nostra presenza all’incontro con l’Assessore non sarà per discutere su come attuare la riorganizzazione annunciata ma per convincere la stessa sulla possibilità e necessità di ripensare questa scelta che non deriva da imperativi di legge o da carenza di risorse ma è frutto di precise scelte politiche.
Le dichiarazioni dell’assessore rivestono particolare gravità in quanto esternate durante l’espletamento di quelle procedure previste dalla legge 146/90 che obbligano le parti ad astenersi da atti o comportamenti unilaterali che possono determinare l’insorgenza o l’aggravamento di conflitti in corso.
Procederemo quindi a chiedere al Prefetto e alla Commissione di Garanzia sull’esercizio del diritto di sciopero di procedere nei confronti dell’Assessore Giachi a norma dell’art. 13 comma h della l.146/90 per l’inosservanza delle disposizioni della stessa.