Ex GKN: il piano industriale va discusso con chi si assume l'onere della proprietà dello stabilimento
USB oggi presente al tavolo QF, la neocostituita società dell'advisor Borgomeo, ha ascoltato con attenzione la spiegazione sui passaggi che la proprietà "traghettatrice" sta costruendo per il progetto di reindustrializzazione del sito.
Racconto che da un lato rende evidente l'impegno e la serietà dei soggetti coinvolti, ma che dall'altro continua a portarsi appresso molti punti di domanda che per USB devono trovare chiarezza a partire dai prossimi incontri.
È necessario innanzitutto che il progetto ed il piano industriale siano discussi con il soggetto industriale che poi andrà ad assumersi la responsabilità di realizzarlo.
È altrettanto necessario che emergano con chiarezza i nomi dei partner o dei player - più volte citati ma mai identificati dall'azienda - e che sono quelli che per USB possono dare il segno della bontà del progetto industriale e dipanare i dubbi sulle prospettive dichiarate in merito al mercato individuato dall'azienda su un prodotto innovativo, ma su cui oggi non abbiamo nessun elemento di verifica.
Borgomeo al tavolo lascia le briciole che dobbiamo seguire per provare a ricostruire il quadro in cui l'azienda si sta muovendo e questo non va bene.
Per USB è evidente, inoltre, che l'eventuale progetto industriale dell'azienda può potenzialmente garantire il riassorbimento anche delle aziende in appalto che oggi sono "salvaguardate" dall'accordo di gennaio ma tenute al di fuori del perimetro aziendale. Ci deve essere uno sforzo in più per assorbire tutti.
Infine, al tavolo abbiamo posto la necessità di equità: il percorso di riassorbimento del personale sarà lungo e questo rende evidente che non si può prescindere dalla discussione sulle tutele economiche dei lavoratori che oggi sono posti in CIG, strumento (in particolare riferendosi a quello per la trasformazione) che l'azienda ritiene essenziale per la realizzazione del piano.
USB Lavoro Privato – settore Industria