Firenze, ancora un morto di lavoro: un rider di 26 anni! Il nuovo Parlamento istituisca il reato di omicidio sul lavoro, come proposto da USB
Sabato 1° ottobre un altro lavoratore ha perso la vita mentre svolgeva il proprio servizio nella città di Firenze. Si chiamava Sebastian Galassi, aveva soltanto 26 anni ed era un rider, una delle tante, troppe categorie di lavoratori a zero tutele, zero diritti, schiacciati da un sistema produttivo tutto proteso al profitto e all’efficienza a scapito delle più basilari garanzie per i lavoratori.
Ricordiamo al sindaco Nardella, che su Facebook si è espresso sull’accaduto definendolo abominevole, che non basta prendere posizione quando avvengono questi gravi incidenti sul lavoro. In tutti questi anni, il ministro del lavoro era del PD e non è stato mosso un dito contro questo lavoro da schiavi a cottimo, con salari da fame e senza nessun diritto e tutela.
Ci vogliono regole certe, controlli strutturali e costanti da parte degli organi ispettivi, che come il Sindaco ben saprà, il suo predecessore, quando era capo del governo, ha smontato. Occorre una legge per introdurre il reato di omicidio sul lavoro. Mercoledì 20 aprile, in una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati, l’Unione Sindacale di Base, insieme a Rete Iside e ManifestA, aveva presentato la proposta di legge per l’introduzione nel codice penale di una nuova fattispecie di reato: omicidio sul lavoro e lesioni sul lavoro. Nella nuova legislatura si cominci a dare seguito alla nostra proposta. Le chiacchiere da social non riconsegneranno ai loro familiari le migliaia di lavoratrici e lavoratori che ogni anno in Italia perdono la propria vita mentre svolgono la propria attività.
Confederazione USB Firenze