Firenze: grande distribuzione dopo il lockdown
Il passaggio da essere eroi, dei grazie per quello che state facendo per il paese si è tramutato in un attimo in stia zitta faccia il suo lavoro e non rompa le scatole se la mascherina mi casca sotto il naso!
Sentirsi aggredire quotidianamente con frasi del tipo siete esagerati, esauriti.....
Ebbene si, caro cliente, siamo esauriti, stremati, stressati e stanchi; non solo per i tuoi insulti, ma per la mancanza di rispetto che ci viene regalato oggi.
Lavoriamo in condizioni difficili ormai da quattro mesi, abbiamo vissuto la paura e l'angoscia di essere contagiati proprio da te, caro cliente, ma non ci siamo tirati indietro e abbiamo prestato un servizio indispensabile al paese al pari dello stipendio di sempre, stipendio che non comprende certo anche la tua prepotenza e arroganza!
Ma certo tu che ne sai , che ne puoi capire, stare alla cassa anche per un turno di otto ore con mascherina, che se ti cala ci fai un bel nodo dietro le orecchie che a fine serata ti fanno un male cane e l'emicrania è all'ordine del giorno per tutelare proprio te caro cliente. Si perchè forse ancora non lo hai capito dopo quattro mesi di pandemia! La mascherina si deve usare reciprocamente per la tutela degli altri!
Lavorare mascherati , con guanti in lattice che ti lessano le mani, una misera pausa di dieci minuti che non ti basta per riprendere fiato, che non ti basta per fare una chiamata alla nonna che ormai è esaurita nel gestire i tuoi figli tutto il giorno mentre tu sei a prenderti insulti da te, caro cliente, che ti scocci di fare una minima coda per entrare a fare la spesa, che ti scocci se ti chiedo gentilmente di indossare correttamente la mascherina , che ti scocci se ti chiedo di mantenere la distanza di un metro!
Caro cliente vogliamo solo ricordarti e non dirti, perchè già sappiamo che non te ne importa comunque niente, che tu non sei l'unico che io servo durante la nostra giornata lavorativa, come te ne incontriamo decine e decine e allora si, abbiamo il diritto di essere esauriti, esagerati, nervosi e stanchi!
Abbiamo continuato a lavorare sempre senza alcuna tutela all'inizio della pandemia, poi con molta calma sono apparse le prime ridicole misure di sicurezza, facendo battaglie sindacali , rivolgendoci a istituzioni inesistenti per ottenere ciò che per noi doveva essere un diritto alla salute considerato che svolgiamo un inutile lavoro che si è però verificato fondamentale in questo momento.
Paragonati agli infermieri, ai medici e alle forze dell'ordine, noi siamo gli invisibili che ti regalavano un sorriso sotto quella mascherina nel momento più buio e che piangevano angosciati al rientro a casa avendo paura di riabbracciare i propri figli.
Oggi ti chiediamo soltanto di rispettare quello che impongono le regole attuali per la salvaguardia di tutti, per cercare di riprendersi una normalità usando responsabilità e senso civico.
Firenze 14 giugno 2020