LA PRIVATIZZAZIONE DEGLI AEROPORTI TOSCANI E LO STUPORE EX POST DEL MONDO DELLA POLITICA (copia 1)

Firenze -

LA PRIVATIZZAZIONE DEGLI AEROPORTI TOSCANI E LO STUPORE EX POST DEL MONDO DELLA POLITICA

 

 

Mentre gli enti pubblici s’interrogano sul perché la S.p.A. Toscana Aeroporti non abbia comunicato loro in via preventiva la volontà di voler effettuare la cessione di tutto il comparto dei servizi aeroportuali (Handling) senza capacitarsi del fatto che le S.p.A. facciano i propri interessi, la scrivente o.s. proclama uno sciopero di 24h contro quest’ultimo piano scellerato, dopo l’esternalizzazione del processo bagagli e l’annunciata volontà di esternalizzare anche la Security all’aeroporto di Pisa.

 

La o.s. USB è da sempre contraria a questo tipo di operazioni che come si è visto dall’esperienza degli altri aeroporti italiani, in assenza di un sistema nazionale di regole valide e uguali per tutti, hanno esposto le lavoratrici e i lavoratori a grandi sofferenze e peggiorato il servizio all'utenza.

 

Gli aeroporti d'Italia, così come i cieli, sono monopoli pubblici e l’aver lasciato tali patrimoni nelle avide mani delle società per azioni, con la pretesa che queste perseguano gli interessi della collettività, una volta a capo di imprese strategiche, è una mera illusione. Si dovrebbe piuttosto prendere atto del fallimento del principio neo-liberista delle privatizzazioni e auspicare in futuro un ritorno dello Stato nelle aziende di interesse pubblico come i trasporti.

 

La Regione Toscana, dunque, nonostante sia divenuta per sua scelta un socio di minoranza nei due aeroporti, torni ad occuparsi direttamente e attivamente del suo sistema aeroportuale, altrimenti sarà la responsabile della disfatta dell’equilibrio sociale al suo interno, e in una grande azienda che gestisce un bene e offre un servizio pubblico come Toscana Aeroporti sarebbe francamente intollerabile.

 

 

Firenze, 28/10/2017 r.s.a. USB/ Toscana Aeroporti –Firenze e Pisa-