Le lettere di messa in mora, il rinvio a giudizio da parte della Corte dei Conti dei rappresentanti sindacali, gli stipendi tagliati, i Dirigenti scaricati: queste le storie di ordinaria follia che provengono da Renzi Land.

Firenze -

Le lettere di messa in mora, il rinvio a giudizio da parte della Corte dei Conti dei rappresentanti sindacali, gli stipendi tagliati, i Dirigenti scaricati: queste le storie di ordinaria follia che provengono da Renzi Land.

 

Quanto c’era da dire lo abbiamo già detto a chiare lettere mercoledì scorso, ma ci preme precisare alcuni punti in merito al rinvio a giudizio dei Rappresentanti Sindacali:

  • Il Sindacato, non ha compiti di controllo sulla gestione del fondo, non partecipa alla sua costituzione, ma partecipa invece alla contrattazione sulle modalità di erogazione dello stesso. E in questo ha svolto il suo ruolo, che rivendichiamo con forza.
  • Il Sindacato tutto, al di là delle voci e delle chiacchiere di corridoio, è venuto ufficialmente in possesso degli atti relativi all’ispezione del MEF solo a fine marzo 2012 attraverso un CD consegnato dalla Direzione Generale.
  • I rappresentanti sindacali sono stati prima  invitati a dedurre per una cosa e poi rinviati a giudizio per un’altra.
  • Gli accordi “incriminati” per un presunto danno erariale per altro tutto da dimostrare, venivano sottoscritti dopo che il Sindaco in persona rassicurava le rappresentanze sindacali che non ci sarebbero stati tagli e/o decurtazioni alle retribuzioni.
  • La Delegazione Trattante di Parte Pubblica, non partecipava certo a titolo personale agli incontri con le rappresentanze sindacali, ma su investitura fatta con atti della Giunta e quindi seguendo gli indirizzi da questa dati.
  • Che nel periodo “incriminato” si sono susseguiti nella delega al Personale Falchetti, Renzi, Saccardi, Meucci e poi di nuovo Renzi, e che quindi essendo i responsabili politici del settore hanno sicuramente dato gli indirizzi relativi alla gestione del problema MEF.
  • Che in data 27 Maggio 2013 il Consiglio Comunale, su proposta della Commissione Lavoro, ha approvato nella sua interezza, un ordine del giorno a sostegno del ruolo svolto dalla rappresentanza sindacale, un ordine del giorno che però il Presidente del Consiglio Comunale si è ben guardato dall’inviare alla Corte dei Conti. Cosa che è stata invece fatta alcuni giorni fa da un consigliere dell’opposizione.

 

A fronte di quanto sopra non possiamo non rilevare che gli unici atti fatti dall’Amministrazione sono stati quelli contro i lavoratori e le lavoratrici dell’Ente a partire dalla scelta frettolosa dell’invio delle lettere di messa in mora a firma di un Dirigente in uscita, per altro totalmente sbagliate, non solo come metodologia, ma come contenuti, infatti l’ipotetico recupero è calcolato su 10 anni e non su 5 come previsto dalla legge……

E ora il nostro Sindaco come è suo costume, si appresta a scaricare anche i Dirigenti della precedente delegazione trattante…..

Infine non contento, il Primo Cittadino si è accanito usando la “stampa amica” in un tentativo di linciaggio mediatico contro coloro che ogni mattina mandano avanti molti servizi di questa città, apostrofandoli come “fantozzi” e “pagliacci” e cercando in ogni modo di denigrarli agli occhi della città, arrivando perfino a definire un’assemblea di lavoratori come una pagliacciata, ma stia ben certo, continueremo con schiena diritta, testa alta e cappello in testa ad opporci con forza a chi vuole giorno dopo giorno tagliarci salario e diritti e anche calpestare la nostra dignità!

 

Firenze 3 Novembre 2013