Sciopero educatori dei servizi scolastici. Basta precarietà e lavoro sottopagato! Presidio il 13 maggio a Firenze dalle ore 10.30 presso la Prefettura (via Cavour 1).

Firenze -

Il 13 maggio 2025 l’Unione Sindacale di Base ha proclamato uno sciopero nazionale degli educatori scolastici, al fine di richiamare l’attenzione sulle criticità croniche riguardanti le loro condizioni lavorative. Gli assistenti alla comunicazione e all’autonomia (così spesso vengono spesso definiti gli educatori) sono dei professionisti che lavorano in ambito scolastico seguendo gli alunni con disabilità o in situazioni di svantaggio.
Il sindacato USB denuncia che a fronte di alti livelli di professionalità richiesti, titoli universitari di accesso alla professione, non vi è un altrettanto adeguato riconoscimento retributivo e tantomeno vi sono garanzie di stabilità occupazionale. Al contrario, viene ribadito da USB, a fronte di salari già bassi previsti dal ccnl delle cooperative sociali, l’emergenza retributiva viene pesantemente aggravata dalla sospensione estiva e da ogni forma di reddito o ammortizzatore sociale. Va considerato inoltre che questi lavoratori sono normalmente in regime di part-time in quanto il loro contratto a 38 ore settimanali, oltre ad essere eccessivamente gravoso, è anche difficilmente attuabile nel contesto scolastico (facciamo presente, ad esempio, che gli insegnanti di sostegno con i quali gli educatori svolgono un lavoro complementare e parallelo hanno contratti tra le 18 e le 22 ore settimanali); tutto ciò si manifesta con salari che si aggirano o, difficilmente superano, i 1000 € mensili per nove mesi l’anno. Il passo dal lavoro povero al lavoro poverissimo è dunque molto breve.
Tutto ciò poi si configura all’interno del sistema degli appalti pubblici con la formula “dell’offerta economicamente più vantaggiosa“, vale a dire che periodicamente il servizio viene affidato alla cooperativa che si impegna a gestirlo con le minori risorse economiche. Tale meccanismo non consente nemmeno all’amministrazione pubblica di realizzare risparmi significativi, visto che il servizio viene pagato alle cooperative circa 25 € l’ora mentre ai lavoratori non ne arrivano che poco più di 10.
Per ridare dignità a questo servizio, a questi lavoratori altamente specializzati e di conseguenza agli utenti seguiti, l’Unione Sindacale di Base chiede con forza che questo servizio, indispensabile e permanente, torni sotto diretta gestione pubblica. Nel frattempo il sindacato chiede che il Governo e gli Enti appaltanti si impegnino a trovare una soluzione attraverso gli ammortizzatori sociali al problema della sospensione estiva dal reddito.

Lo sciopero, che è a carattere nazionale, vedrà varie manifestazioni in diverse città: Roma, Firenze Bari, Ancona, Genova e Torino. A Firenze l’appuntamento è fissato per martedì 13 maggio alle ore 10:30 davanti alla Prefettura in via Cavour 1, dove gli educatori comunicheranno il loro disagio al Governo nazionale tramite un messaggio consegnato al Prefetto.
Basta precarietà! Basta appalti e lavoro sottopagato! Vogliamo l'internalizzazione del servizio!