Tempo tuta. UniCoop Firenze perde ancora!
Con una sentenza del 24/10/2024, pubblicata il 7 maggio 2025, la Corte d'appello di Firenze ha dato ragione ai lavoratori e ha respinto l'appello presentato da UniCoop Firenze con il quale la stessa UniCoop chiedeva che a seguito della sottoscrizione del nuovo contratto integrativo (Cia 2022) ai lavoratori non venisse più retribuito il tempo impiegato per la vestizione/svestizione.
La Corte d’appello evidenzia che non sono rilevabili nel contratto integrativo concrete e tangibili concessioni ai lavoratori, che sono le uniche che potrebbero giustificare il mancato pagamento del tempo di vestizione: ”risulta evidente come nessuna delle riduzioni dell’orario di lavoro, regolate dai diversi Cia (compreso quello del 2022), abbia mai considerato il tempo di vestizione/svestizione...non ravvisando in cosa sia consistito lo scambio e le reciproche concessioni firmate tra i sindacati Cgil-Cisl-Uil e Unicoop Firenze...peraltro mai quantificato entro l’orario di lavoro, ne monetizzato economicamente" Queste sono le testuali parole dei giudici della Corte d'appello.
Insomma, i giudici scrivono che non si capirebbe cosa avrebbero ottenuto per i lavoratori Cgil-Cisl-Uil firmando il contratto integrativo, in cambio del pagamento del tempo tuta e relativa liberatoria (accordo una tantum vestizione Cia 2022) e in assenza di una vera controprestazione, il tempo tuta deve continuare ad essere retribuito.
Come sindacato ci sentiamo di ringraziare lo studio legale che ha portato avanti una battaglia durata quasi due anni, per l’affermazione dei diritti di tutti i lavoratori di UniCoop Firenze e non solo. Ringraziamo inoltre tutti i lavoratori che ci danno fiducia e ci supportano, comunicando loro che questa vittoria consentirà la prosecuzione di tutte quelle vertenze che erano state rinviate in attesa di questa sentenza.
Abbiamo vinto noi. Hanno vinto i lavoratori. Ha perso chi ha cercato di sottrarre diritti e salario.