Scuole dell'infanzia comunali di Firenze, presidio a Palazzo Vecchio e incontro con i gruppi consiliari: no al taglio delle classi

Firenze -

Lunedì 8 maggio si è svolto sotto Palazzo Vecchio un presidio molto partecipato organizzato dalla RSU del Comune di Firenze e con la partecipazione del comitato Priorità alla scuola e dei genitori dei bambini che frequentano gli asili nido .

Siamo stati ascoltati dai capigruppo dei gruppi consiliari, dal presidente del Consiglio Comunale Luca Milani e dalla vicesindaca Alessia Bettini.

La delegazione delle lavoratrici e dei lavoratori ha innanzitutto esposto i principali disagi che la chiusura di alcune classi determinerà, sia per il personale, sia per i cittadini e le cittadine. Entrando poi nel merito della riorganizzazione degli orari e delle questioni rimaste in sospeso per il personale, come l’indennità di turno (i dipendenti sono ancora in attesa di riceverla nonostante sia prevista), l’Amministrazione ci ha comunicato che i temi sindacali portati avanti in modo congiunto dalla RSU verranno affrontati nell’incontro che si terrà il 16 maggio e a cui rinviamo per eventuali aggiornamenti.

Per quanto riguarda il comitato Priorità alla scuola ed i genitori, verranno convocati nella Commisione consiliare di riferimento, Istruzione, formazione e lavoro, come garantito dalla presidentessa Sparavigna Laura.

Riteniamo che la vertenza delle scuole dell’infanzia risponda a un interesse esteso. Il servizio fornito dalle scuole dell’infanzia è centrale, soprattutto in considerazione del fatto che riguarda i bisogni delle famiglie e di bambini e bambine in età prescolare, che sarebbero costretti ad affrontare un trasferimento e quindi la costituzione di nuove relazioni sociali, sia con i compagni, sia con gli adulti di riferimento. Il valore della continuità educativa si basa essenzialmente sulla continuità dei rapporti umani. La riorganizzazione deve essere ripensata per garantire classi meno numerose a vantaggio della qualità del servizio reso.

Un altro aspetto fondamentale rimane la disparità di trattamento fra lavoratori pubblici e privati, sottoposti a tipologie contrattuali differenti, che si traduce in lavoratori che pur svolgendo le stesse identiche mansioni, con la medesima competenza, ricevono retribuzioni e forme di tutela differenti. Abbiamo ribadito la necessità di reinternalizzare il servizio e di prevedere un bando in cui la professionalità acquisita negli anni possa essere riconosciuta a tutela di chi da anni garantisce il servizio all’interno dell’infanzia comunale.

La mercificazione del Welfare, che ha portato nel corso degli anni a rispondere ai bisogni della comunità con un approccio basato esclusivamente su questioni economiche, ha forti ripercussioni sia per i cittadini sia per i lavoratori. USB Firenze continuerà a lottare in difesa dei bisogni delle famiglie, dei bambini e delle bambine. In occasione dello sciopero generale del 26 maggio, porteremo la loro voce al presidio organizzato presso la Ragioneria dello Stato di Firenze (via Verdi 24, Firenze) a partire dalle ore 10.00.

USB Firenze