VITTORIA DI USB IN PUBLIACQUA SU RIPOSO SETTIMANALE E PERMESI “AGGIUNTIVI” PREVISTI DAL CCNL ACQUA E GAS

Firenze -

Il Tribunale di Firenze accoglie il ricorso dei lavoratori organizzati con USB,  promosso nei confronti di Publiacqua SPA.

Da alcuni anni veniva denunciato il mancato rispetto del riposo settimanale previsto dalla Costituzione e dalla normativa vigente in materia di salute e sicurezza, oltre che il mancato riconoscimento dei permessi cosiddetti “aggiuntivi”, previsti per i lavoratori a turni dal CCNL Acqua e Gas.

Per USB i diritti vanno sempre difesi. Ma non per tutti è così! I lavoratori avevano infatti rappresentato queste anomalie ai sindacatoni, ma CGIL, CISL e UIL hanno affermato che tutto rientrava nella norma, arrivando anche a firmare accordi aziendali in cui davano atto che la turnistica in essere consentisse di rispettare il riposo settimanale garantito per legge. Il tutto, fino a quando questi lavoratori non hanno deciso di rivolgersi a USB che, in collaborazione con lo studio legale Conte – Martini – Ranfagni, ha deciso di intervenire.

Il Giudice ha ovviamente accolto entrambe le domande, sia sui riposi, sia sui permessi, appurando, pertanto, che il riposo settimanale, diversamente da quanto dichiarato negli accordi sindacali, non era stato rispettato e che i permessi “aggiuntivi” dovevano e devono essere riconosciuti!

Il Tribunale di Firenze ha poi condannato Publiacqua a risarcire il danno arrecato ai lavoratori a causa del mancato riposo, oltre che a riconoscere i permessi “aggiuntivi” maturati negli anni passati. Per il danno creato dall'assenza di intervento di CGIL, CISL e UIL, invece, c'è poco da fare, in quanto hanno rinunciato a svolgere la funzione propria del sindacato da circa trent'anni, figuriamoci se si mettono a difendere pochi lavoratori che rivendicano diritti negati!

Per USB la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro è un fatto essenziale e irrinunciabile! Senza dimenticare il piano più generale, caratterizzato dalle scelte di un Governo che continua a perseguire politiche guerrafondaie e di tagli alla spesa sociale, contro le quali abbiamo indetto lo sciopero generale del 28 novembre e la manifestazione nazionale a Roma del 29 novembre. Due giorni per continuare la nostra lotta per salari e pensioniadeguate, contro il riarmo e l'economia di guerra. È necessario CAMBIARE TUTTO, perché viviamo in un Paese in cui non funziona più nulla!